IN MEMORIA DEL PROF. ARNALDO LONGHETTO

Il prof. Arnaldo Longhetto (a destra) con il Dr. Domenico Anfossi, pionieri sperimentali nel 1971

Con tristezza comunichiamo che il 20 agosto è mancato il Prof. Arnaldo Longhetto, iniziatore degli studi di Fisica dell'Atmosfera all'Università di Torino e fondatore del primo gruppo di ricerca congiunto del Dipartimento di Fisica e dell’ex Istituto di Cosmogeofisica del CNR, poi confluito nell’ISAC.

Negli anni ottanta ha tenuto il primo corso di Fisica dell’Atmosfera, iniziando così a formare una scuola accademica nell’Ateneo torinese che si è poi estesa a molti altri atenei italiani, portando la formazione in ambito atmosferico al livello di altri Paesi Europei e degli Stati Uniti. Il Prof. Longhetto ha quindi rivestito un ruolo fondamentale nel rilancio delle scienze dell’atmosfera ed ha formato generazioni di scienziati e ricercatori.

Nella prima parte della sua esperienza scientifica è stato Dirigente di un Centro di Ricerche dell’ENEL e rappresenta uno dei rari casi di passaggio dall’Industria all’Università. Ha dato un contributo essenziale alla nostra comunità scientifica, come coordinatore del Gruppo Nazionale di Fisica dell’Atmosfera e dell’Oceano e del Consorzio Interuniversitario per la Fisica delle Atmosfere e delle Idrosfere e come Direttore responsabile della rivista Il Nuovo Cimento C della Società Italiana di Fisica. Ha contribuito allo sviluppo della ricerca sperimentale (sia in campo, sia in laboratorio), teorica e modellistica con originalità e innovazione, coordinando numerosi progetti nazionali e internazionali. Ha avuto molte collaborazioni internazionali, essendo stato anche Membro Straniero dell’Accademia Sinica.

Il Prof. Longhetto è stato uno scienziato brillante e di grande cultura, una persona gentile, molto riservata e al contempo capace di creare solidi rapporti di amicizia con i colleghi, rispettoso di tutti e dotato di un’ironia rara con cui sorprendeva i giovani collaboratori. Ci mancherà.

(Nell'immagine il prof. Arnaldo Longhetto, a destra, con il Dr. Domenico Anfossi, pionieri sperimentali nel 1971).

Silvia Trini Castelli, Enrico Ferrero e Domenico Anfossi