Salute umana

L'inquinamento atmosferico, ed in particolare quello associato al particolato fine (PM2,5, PM10) è considerato il principale fattore di rischio per la salute umana a livello globale in quanto causa annualmente milioni di decessi. Attualmente stiamo affrontando una grave crisi di salute pubblica: per questo motivo è necessario produrre evidenze scientifiche significative a supporto dello sviluppo di nuove raccomandazioni, normative e politiche che considerino gli aspetti fisici, chimici e biologici della qualità dell'aria e delle loro correlazioni.

Per affrontare il problema questo tema di ricerca si concentra su quattro questioni principali. Innanzitutto mira a comprendere quali componenti dell’aerosol atmosferico siano più tossici per la salute umana, come possano essere caratterizzati e misurati e quali fonti e processi siano responsabili del loro aumento, sia negli ambienti esterni che in quelli confinati.

Inoltre si occupa dell’esposizione e dell'epidemiologia ambientale, per identificare e caratterizzare le correlazioni tra i modelli di esposizione agli inquinanti atmosferici e gli effetti sulla salute acuti o cronici; l'obiettivo è quello di co-produrre risultati epidemiologici ambientali di genere e di giustizia ambientale attraverso il coinvolgimento dei cittadini.

Un'altra area di studio mira a capire come e quali fattori meteorologici influenzano l'associazione tra inquinamento atmosferico e salute umana. Particolare attenzione è prestata alle isole di calore urbane (Urban Heat Island - UHI) ovvero al ruolo delle ondate di caldo estivo nel potenziamento del loro effetto e al sistema di previsione UHI per lo studio dell'impatto dei futuri scenari di cambiamento climatico.

Infine, esplora l’aerobiologia, le associazioni tra pollini, spore batteriche, fungine e loro allergeni aerodispersi correlati agli effetti sulla salute (sia all’interno che all’esterno), in relazione ai fattori ambientali e ai cambiamenti climatici.