Bando ADR- Attività di ricerca scientifica e analisi dati nell’ambito del progetto di ricerca STEAR.
Lorenzo Barbieri
Martina Mazzini
RESILIENCE – Extreme Storms in the Italian North-East: frequency, impacts and projected changes
Il riscaldamento globale determina condizioni che portano ad un aumento significativo delle precipitazioni brevi ed intense, con particolare impatto su fenomeni idrologici, forestali e geomorfici. Il progetto RESILIENCE intende sviluppare una metodologia integrata per valutare gli impatti del clima che cambia sul regime delle precipitazioni e dei venti intensi, sui fenomeni di piena improvvisa in ambiente montano ed urbano e sul rischio forestale. Il progetto si sviluppa a partire da due importanti e recenti avanzamenti scientifici: (1) la messa a punto di modelli climatici ad alta risoluzione (< 4km) in grado di rappresentare il vento e le precipitazioni estreme in maniera più realistica rispetto ai modelli standard; (2) lo sviluppo di modelli statistici in grado di stimare la distribuzione degli eventi estremi a partire da sequenze di dati brevi quali le proiezioni disponibili da modelli climatici ad alta risoluzione. Le analisi climatiche ad alta risoluzione saranno utilizzate per quantificare le variazioni future nel regime delle piene temibili, sia in bacini montani che in bacini urbani, e nel regime dei venti intensi, al fine di valutare i futuri danni forestali. Il progetto punta a cambiare la concezione degli eventi idrologici estremi, sviluppando nuove strategie per aumentare la resilienza a tali eventi, con applicazioni a casi reali nel territorio del Nord-est italiano. Il progetto sarà svolto in collaborazione con Enti territoriali e Musei per sensibilizzare la popolazione rispetto ai temi del rischio idrologico e forestale.
Convenzione MIC per l’attuazione delle fasi di lavoro previste dal “Piano Straordinario Nazionale di Monitoraggio e Conservazione dei Beni Culturali Immobili”
Le attività si inseriscono nell’ambito delle attività previste nel Piano Straordinario Nazionale di Monitoraggio e Conservazione dei Beni Immobili, di seguito “Piano” che:
• definisce i criteri per l’individuazione dei beni da sottoporre a monitoraggio e ai successivi interventi di conservazione;
• individua i necessari ordini di priorità dei controlli, anche sulla base di specifici indici di pericolosità territoriale e di vulnerabilità individuale degli immobili;
• individua i sistemi di controllo strumentale da utilizzare;
• individua le modalità di implementazione delle misure di sicurezza, conservazione e tutela.
Obiettivi fondamentali del Piano sono:
1) effettuare il monitoraggio di edifici e manufatti di interesse culturale (es. strutture snelle quali torri, campanili etc.) in relazione alla loro sicurezza strutturale, finalizzando e specializzando progetti già avviati di monitoraggio del contesto territoriale e ambientale;
2) offrire ai proprietari ed ai gestori del patrimonio immobiliare nonché alle istituzioni a vario titolo interessate, uno strumento di supporto decisionale, nella forma di un sistema di monitoraggio che consenta al responsabile del singolo bene di poter attivare le necessarie procedure operative e gli eventuali successivi interventi di conservazione in relazione ai risultati del monitoraggio stesso.