L'istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (ISAC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in un programma di collaborazione scientifica con la protezione civile della regione Abruzzo ha istallato sul tetto dell’ufficio idrologia, idrografico e mareografico nella sede di Pescara, un disdrometro: uno strumento avanzato per la misura delle proprietà microfisiche della precipitazione.
Il disdrometro di ISAC-CNR affiancherà il rilevatore di grandine acustico che fa parte di una nascente rete di telemisura della regione Abruzzo, già presente sul tetto dell’ufficio idrografico in una configurazione congiunta di assoluto valore. In Italia sono presenti solo due rivelatori di grandine di questo genere, uno a Pescara ed uno a L'Aquila. Lo scopo dell'attività sperimentale è quella di acquisire nei prossimi mesi informazioni dettagliate sulla distribuzione delle dimensioni delle particelle precipitanti di grandine e/o acqua e loro velocità di caduta.
La collaborazione tra i due enti si inquadra nel contesto più ampio della resilienza agli eventi estremi nel bacino del mediterraneo ed in particolare delle zone costiere spesso più vulnerabili a tali eventi.
Breve nota di approfondimento sul disdrometro. Il disdrometro è uno strumento compatto, posizionato al suolo, che sfrutta il principio della "cellula fotoelettrica", comunemente impiegato in svariati ambiti della vita quotidiana (allarmi, automatismi ecc.. ), per rilevare le idrometeore (gocce di acqua, ghiaccio, o in fase mista) che attraversano la sua area di misura. Dal tempo di attraversamento e dal livello di oscuramento del segnale della cellula fotoelettrica si possono ricavare la dimensione, la numerosità e velocità di caduta delle idrometeore precipitanti. Tali informazioni, dette di natura microfisica, sono chiave per lo studio approfondito dei fenomeni atmosferici precipitativi.
Contatti: E. Adirosi (elisa.adirosi [at] artov.isac.cnr.it), L. Baldini, M. Montopoli