Notte Europea dei Ricercatori – Edizione 2019

CHIMBO è un sistema modellistico per la qualità dell'aria basato sul modello di trasporto chimico CHIMERE e sul Modello meteorologico BOLAM.
Le condizioni iniziali e al contorno di CHIMBO derivano dal modello di circolazione globale per la composizione atmosferica distribuito dall' ECMWF nell'ambito dell'iniziativa CAMS (Copernicus Atmosphere Monitoring Service).
CNR-ISAC di Bologna, in collaborazione con l'Università della Calabria, organizza dal 2014 una scuola itinerante diretta a laureati, dottorandi, assegnisti e professionisti in discipline tecnico scientifiche, architetti, ingegneri, archeologi, restauratori e decision e policy makers, che a vario titolo lavorano nel campo della Conservazione del Patrimonio Culturale. La scuola tratta tematiche relative all’impatto dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici su paesaggio culturale, complessi monumentali, resti archeologici costieri e subacquei, patrimonio archi
Dal 2005 ogni anno, l'ultimo venerdì di settembre, la Notte Europea dei Ricercatori - promossa dalla Commissione Europea nell'ambito delle azioni Marie Sklodowska-Curie - coinvolge migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca, quest'anno in contemporanea con oltre 340 città in Europa, di cui circa 50 in Italia.
Di seguito le attivita` previste dal CNR ISAC:
Costruiamo strumenti meteorologici (consigliato per la scuola primaria): in seguito vi proponiamo le istruzioni per costruire due strumenti meteorologici: anemometro e pluviometro
Le competenze maturate in ISAC in modellistica numerica riguardano una varietà di applicazioni e di campi di ricerca, come l’analisi e previsioni della qualità dell’aria e la diagnostica per i principali processi che governano i fenomeni di trasporto in atmosfera e la trasformazione degli inquinanti sia in fase gas che in fase aerosol.
Una delle domande scientifiche ancora aperte è come la Terra e, più in generale, il Sistema solare, si sono formati. Per rispondere a questa domanda c’è bisogno di capire, e quindi studiare, la Terra ma anche gli altri pianeti del sistema solare. Recentemente ISAC, grazie alle sue competenze nello studio dell’atmosfera terrestre, è stata coinvolta nello studio delle atmosfere di Titano e Giove.
Negli ultimi 30 anni sono stati sviluppati un gran numero di satelliti per l’osservazione e il monitoraggio della composizione dell’atmosfera terrestre. A differenza delle misure a/da terra, l’osservazione da satellite permette infatti di misurare la composizione atmosferica su tutto il globo e su tutto il range di altezze, dallo strato limite all’alta stratosfera.
Il monitoraggio delle concentrazioni dei principali componenti atmosferici, integrato da campagne di misura intensive, è necessario per comprendere come la composizione atmosferica è cambiata e sta cambiando nel tempo e nello spazio e quali sono le principali fonti ed i processi che stanno guidando questi cambiamenti, e se questi sono indotti dalle attività umane o collegati a fenomeni naturali, oppure sono causa o conseguenza dei cambiamenti climatici.