Seminars

Il podcast: perché è un'ottima risorsa per la comunicazione della scienza

Date
Speaker
Sara Moraca

Nel seminario verrà fornita un'overview sul podcast come strumento di comunicazione della scienza, con un'ottica rivolta in particolare agli istituti di ricerca. Verranno illustrate anche una serie di case histories e best practices per fornire elementi concreti e di discussione al termine dell'evento.

CV Sara Moraca: https://www.isac.cnr.it/en/users/sara-moraca

RIVEDI su YOUTUBE: https://youtu.be/mcUg6qOtRgE

Venue
Virtual Go To Meeting https://global.gotomeeting.com/join/932307501

La ricerca sui fulmini presso il CNR-ISAC: tra osservazione, previsione ed assimilazione

Date
Speaker
Stefano Federico

Presso il CNR-ISAC si svolgono ricerche sui fulmini da circa 20 anni. Queste ricerche hanno riguardato sia i processi di elettrificazione delle nubi, sia i metodi osservativi che la modellistica.

In questo seminario si riporteranno gli sviluppi più recenti di questa ricerca, limitandosi agli aspetti modellistici. Nello specifico si considera sia la previsione dei fulmini che la loro assimilazione nei modelli di previsione numerica.

La previsione dell’attività elettrica ha avuto, di recente, una nuova spinta rispetto ai primi esperimenti svolti nel 2016-2017. Sono stati implementati due schemi di previsione dell’attività elettrica nel modello WRF e sono mostrati i risultati per un trimestre di previsione.

L’assimilazione dei fulmini si è rivelata uno strumento molto utile per la previsione di eventi di precipitazione convettiva intensa sia su mare che su terra, e l’impatto dell’assimilazione dei dati di fulminazione può essere confrontabile con quello dell’assimilazione della riflettività radar. Saranno mostrati i risultati di alcuni esperimenti numerici con assimilazione di dati di fulminazione

CV Stefano Federico: https://www.isac.cnr.it/en/users/stefano-federico

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Seminario sulla bibliografia

Date
Speaker
Mario Montopoli, Elsa Cattani
Venue
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Thermodynamics and energy exchanges in the climate system

Date
Speaker
Valerio Lembo

The climate system can be seen as a highly complex thermal engine, in which numerous processes continuously interact to transform heat into work and vice-versa. In this seminar, I will try to examine a few fundamental facts about the general circulation of the atmosphere, from the point of view of the basic laws of thermodynamics. I will review the concepts of available potential energy, lay down the connection between heat transports and enthalpy fluxes, discuss how energy conversions in mid-latitudes can be addressed in terms of a very intuitive conceptual framework, the Lorenz Energy Cycle. I will then focus on new results about the role of eddies in the meridional transport of heat across NH mid-latitudes, emphasizing the role of extreme events and the emergence of preferred weather regime patterns. In general, I will try to convey the message that extreme transports tend to follow recurrent paths of mid-latitudinal eddy atmospheric circulation, opening new possibilities on the detection and predictability of severe weather events and their impacts.

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Studies on sand and dust storms (SDS): DUSTCLIM and InDust

Date
Speaker
Francesca Barnaba

Sand and dust storms (SDS) are an important threat to life, health, property, environment and economy in many countries, and play a significant role in different aspects of weather, climate and atmospheric chemistry. There is an increasing need for SDS accurate information and predictions to support early warning systems, and preparedness and mitigation plans. The DUSTCLIM project (Dust Storms Assessment for the development of user-oriented Climate services in Northern Africa, the Middle East and Europe) funded by the European ERA4CS initiative explored the way SDS affects society by producing and delivering an advanced dust regional model reanalysis for Northern Africa, Middle East and Europe, and by prototyping dust-related services tailored to specific socio-economic sectors (air quality, aviation and solar energy). The seminar will provide an overview of the main results of the project, achieved in synergy with the activities carried out within the COST Action inDust (International Network to Encourage the Use of Monitoring and Forecasting Dust Products). A particular focus will be given to the air quality applications, which were those more specifically developed by ISAC.

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Passa ad Isac il coordinamento della rete internazionale Skynet: sinergie della fotometria con le altre attività dell’Istituto

Date
Speaker
Monica Campanelli
Adelaide Dinoi
Giampietro Casasanta

A Dicembre 2021 è passato ad ISAC Il coordinamento di  SKYNET (https://www.skynet-isdc.org), una rete di oltre 100 fotometri che, attraverso la misura della radiazione solare, stimano le caratteristiche del particolato atmosferico e la quantità del vapor d'acqua lungo l'intera colonna d’aria. Gli strumenti sono disseminati in tutto il globo, Antartide incluso, ed operano in maniera automatica e continua fornendo dati verificati in tempo reale, scaricabili e accessibili liberamente. I dati della rete SKYNET hanno permesso di studiare negli anni, a livello europeo e nazionale, numerosi eventi importanti come l'individuazione del trasporto della polvere emessa dal vulcano Eyjafjallajökull nel 2010 lungo il suo percorso dall’Islanda fino all’Italia;  misure nel sito di Aosta nel 2019, in sinergia con altra strumentazione, hanno permesso di dimostrare che le regioni montuose, spesso considerate ambienti incontaminati, possono risentire degli inquinanti emessi nelle aree più popolate e industrializzate, come il bacino del Po, e trasportati dai venti regionali. In ultimo, uno studio sugli effetti del lockdown (nel 2020) sulle atmosfere urbane di alcuni città Italiane, si è avvalso anche di strumentazione SKYNET per studiare l’influenza delle condizioni meteorologiche sulla concentrazione dei PM, permettendo il riconoscimento di eventi di trasporto a lungo raggio. Verranno  descritte, in questo seminario, ulteriori applicazioni da sviluppare in sinergia con altre attività dell'Istituto.

CV Monica Campanelli https://www.isac.cnr.it/en/users/monica-campanelli

CV Adelaide Dinoi https://www.isac.cnr.it/en/users/adelaide-dinoi

CV Giampietro Casasanta  https://www.isac.cnr.it/en/users/giampietro-casasanta

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Contributo dell’ISAC nell’ambito del Satellite Application Facility di EUMETSAT dedicato all’idrologia: sviluppo e prospettive future

Date
Speaker
Giulia Panegrossi

I Satellite Application Facilities (SAFs) dell’EUMETSAT (European Organisation for the Exploitation of Meteorological Satellites) sono centri di eccellenza che sfruttano le competenze dei centri di ricerca, università e agenzie regionali e locali degli Stati Membri per lo sviluppo, il processamento e la disseminazione di prodotti satellitari (https://www.eumetsat.int/about-us/satellite-application-facilities-safs). I SAF, che sono parte integrante dell’EUMETSAT Application Ground Segment, sono stati costituiti per creare un ponte tra scienza e ricerca, necessarie per lo sviluppo di prodotti satellitari di qualità, e i servizi operativi per gli utenti

H SAF (Satellite Application Facility in support to Operational Hydrology and Water Management) è l’ultimo dei SAF istituito nel 2005, dedicato allo sviluppo, distribuzione ed archiviazione di prodotti satellitari a sostegno dell'idrologia operativa, ovvero prodotti di precipitazione, umidità del terreno, e neve al suolo[1]. H-SAF vede la partecipazione di 11 Stati Membri (Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Finlandia, Italia, Germania, Polonia, Slovacchia, Turchia ed Ungheria) e dell’ECMWF, coordinati dall’Italia nella sua funzione di Host Country esercitata congiuntamente dall’Aeronautica Militare (Leading Entity), dal Dipartimento della Protezione Civile (Project Management), e dal CNR-ISAC (Science Management).

Il CNR-ISAC è coinvolto da sempre nello sviluppo di prodotti di precipitazione basati sull’utilizzo di misure da radiometri alle microonde (MW) a bordo dei satelliti ad orbita bassa (LEO), e di prodotti combinati MW/IR in cui si sfrutta l’elevata risoluzione spaziale e temporale delle misure nell’infrarosso da satellite geostazionario (GEO). Tali prodotti hanno visto un notevole avanzamento nella fase corrente (CDOP-3, 2017-2022) grazie allo sviluppo di algoritmi per la stima di precipitazione liquida e solida basati su tecniche di intelligenza artificiale e allo sfruttamento di tutti i satelliti LEO che contribuiscono alla missione Global Precipitation Measurement (GPM). Inoltre, le misure della precipitazione dai radar montati sui satelliti GPM Core Observatory e CloudSat hanno permesso di superare gli approcci precedentemente basati unicamente sull’utilizzo di modelli.

Durante la prossima fase CDOP-4 (2022-2027), H SAF mira a consolidare i prodotti operativi esistenti e a sviluppare nuovi prodotti per le future missioni satellitari europee, Meteosat Third Generation (MTG) e l’EUMETSAT Polar System - Second Generation (EPS-SG) per il Ground Segment di EUMETSAT. In particolare, durante la CDOP 4 CNR-ISAC è incaricato di sviluppare nuovi prodotti di precipitazione per MTG, combinando misure del Flexible Combined Imager (FCI) con misure di fulminazione del Lightning Imager (LI), e per i radiometri MWI/ICI e MWS a bordo dei satelliti MetOp-SG.

Nel corso del seminario verrà presentata l’attività scientifica del CNR-ISAC nell’ambito di H SAF e della collaborazione scientifica tra H SAF e la missione GPM, di cui CNR-ISAC è stato promotore e artefice, discutendo le sfide e le prospettive future, e mostrando esempi di applicazioni in ambito idro-meteorologico.

[1] I prodotti H SAF sono distribuiti in NRT via EUMETcast e via ftp, e sono visibili sia sul tool EUMETview (https://view.eumetsat.int/productviewer?v=default) sia sul sito H SAF (https://hsaf.meteoam.it/).

GUARDA SU YOUTUBE: https://youtu.be/AHndupzQhpY

Giulia Panegrossi CV: https://www.isac.cnr.it/en/users/giulia-panegrossi

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Plants, fires and rainfall

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Speaker
Mara Baudena

In this talk, I would like to introduce my research to the institute, as I am still rather new (although already a year has passed since I arrived!).  My research aims to predict how different terrestrial ecosystems actively respond to global environmental change. I focus mostly on plant ecosystems in drylands, savannas and Mediterranean forests. I am interested in studying the complex ecosystem dynamics emerging from plant-plant and plant-environment interactions, including wildfires and vegetation-climate feedbacks.

I will illustrate some works a bit more in detail. With the help of simplified mechanistic models (specifically, pulse stochastic differential equations), we studied how wildfires and climate change may influence Mediterranean forests in the future, including their possible shift to an alternative ecosystem state, namely an open shrubland, which is generally an undesirable state from a human perspective. Furthermore, I will talk about a  study where we evaluated the effect of land-use and deforestation in the Amazon on precipitation, which has likely been underestimated so far

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Mara Baudena's CV: https://www.isac.cnr.it/en/users/mara-baudena

Venue
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Seminari di presentazione nuovo staff (ISAC)

Date
Speaker
BORTOLIN Alessandro
DELLA VALLE Antonio
FABIANO Federico
PETRACCA Marco
PREMUDA Margherita
TIESI Alessandro
Venue
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