
Per un efficace percorso di trasferimento tecnologico e per rispondere alle sfide del cambiamento climatico che rappresentano una minaccia per il settore agricolo e per la sicurezza alimentare, l’International Foundation Big Data And Artificial Intelligence For Human Development (IFAB), in collaborazione con Confcooperative Emilia-Romagna, Legacoop Bologna, CNR-ISAC e il Dipartimento di scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna, avvia Tornatura, un progetto selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale e sostenuto da Google.org.
La patologia vegetale ha sviluppato strumenti per migliorare la gestione dei patogeni delle piante, i cui danni sono aggravati dagli effetti del cambiamento climatico. La maggior parte di questi strumenti può essere migliorata utilizzando l'Intelligenza Artificiale (IA).
Il progetto è stato selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale nell’ambito del bando “crescerAI”, sostenuto da Google.org. Attraverso “crescerAI” sono stati selezionati progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale di tipo open source destinate alle piccole e medie imprese del Made in Italy, incluse le imprese sociali. Per maggiori informazioni www.fondorepubblicadigitale.it.
Tornatura propone una soluzione di IA per automatizzare l’analisi del rischio, allertare i gestori delle aziende agricole e le organizzazioni nazionali e contenere gli effetti delle emergenze fitosanitarie. Tramite una web app, disponibile sia in versione mobile, sia in versione desktop, sarà possibile quantificare, prevedere e ridurre gli impatti dei parassiti e delle malattie delle piante, amplificati dagli gli effetti dovuti al cambiamento climatico. Si tratta di un sistema di supporto alle decisioni per monitorare e prevenire il rischio fitosanitario e consentire una pianificazione più efficiente grazie a proiezioni stagionali e strumenti di diagnosi precoce. La soluzione, integrando dati e tarando modelli, ottimizzerà la gestione dei trattamenti e porterà alla riduzione dell’utilizzo di prodotti impattanti sulla biodiversità fino al 25 per cento. L’obiettivo è di ridurre i danni dei patogeni alla produzione ortofrutticola e alimentare, eccellenza del Made in Italy, risultando in un aumento di profitto per ettaro che potrà arrivare anche al 20 per cento.
Annalisa Cherchi, responsabile attività del progetto per CNR-ISAC, sottolinea che “il cambiamento climatico in atto ha manifestazioni evidenti anche nel nostro territorio con impatti evidenti per settori produttivi, in primis l’agricoltura. In questo progetto per noi l’ambizione è quella di ottenere delle informazioni climatiche ottimizzate alle necessità del settore agricolo utilizzando metodi di intelligenza artificiale.”