È stato presentato oggi in Senato, nella sala Caduti di Nassirya, su invito della Senatrice Vincenza Rando, AIRES (Atmosphere and Climate International Research and Educational Center), il Centro dell’Atmosfera che a breve aprirà alla Rocca di Sestola (Modena) con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento regionale e nazionale per conoscere e comprendere l’atmosfera e il clima che cambia promuovendo un dialogo tra scienza, scuola e società civile.
Il Centro mette a frutto le competenze e l’esperienza scientifica sviluppate dal Consiglio nazionale delle ricerche con l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Cnr-Isac) in collaborazione con l’Aeronautica Militare nell’ambito dell’attività svolta presso gli Osservatori climatici del Monte Cimone, e nasce oggi grazie alla collaborazione di ART-ER Attrattività Ricerca Territorio Emilia Romagna, la partecipazione del Parco del Frignano e di MAB UNESCO dell’Appennino tosco-emiliano, e il supporto della Regione Emilia-Romagna e dei comuni di Sestola e Modena.
AIRES troverà ospitalità nella storica Rocca di Sestola (Modena) a 1.000 metri di quota, alle pendici di Monte Cimone, la vetta più elevata dell’Appennino settentrionale, sulla quale sono attivi da anni l’Osservatorio Meteorologico dell’Aeronautica Militare e l’Osservatorio Climatico “O. Vittori” del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Con una sala convegni, tre sale immersive, due sale per esperimenti, una caffetteria ed una foresteria (12 camere, 40 posti letto totali), il Centro permetterà di promuovere corsi per le scuole, campus universitari e interuniversitari, conferenze e convegni, momenti di incontro con la cittadinanza e iniziative di team-building per aziende, andando così a completare l’offerta divulgativa già proposta con il Sentiero dell’Atmosfera, il percorso didattico a cielo aperto che dal 2004 ad oggi ha permesso a migliaia di studenti, turisti e visitatori di conoscere il sistema atmosfera–clima–ambiente e le attività scientifiche svolte sul Monte Cimone attraverso una ventina di pannelli illustrativi lungo i 300 metri che conducono alla vetta.
“AIRES intende rappresentare un riferimento regionale, nazionale e internazionale con il quale possono entrare in contatto studenti, universitari, docenti, turisti, amministratori, aziende, tecnici e tutti i potenziali interessati per apprendere i segreti dell’atmosfera e del clima che cambia. Saranno offerte esperienze concrete per promuove la consapevolezza ambientale su come ridurre gli impatti antropici riflettendo sugli impegni da assumere a salvaguardia dell’atmosfera, del clima e dell’ambiente”, ha affermato Paolo Bonasoni già responsabile dell’Osservatorio Cnr-Isac di Monte Cimone e Presidente di PROAMBIENTE Tecnopolo Bologna-CNR.
“AIRES è un progetto ambizioso e necessario, che rappresenta una risposta concreta alla più grande sfida del nostro tempo, la crisi climatica. Una sfida che non è un orizzonte lontano, ma una realtà che tocca ogni giorno le nostre vite, i nostri territori, le nostre comunità. Servono conoscenza, consapevolezza e azione per costruire una grammatica della corresponsabilità per prenderci cura del nostro pianeta”, ha aggiunto la senatrice Enza Rando.
Il Centro aprirà ufficialmente nella primavera 2026, ma ha già ospitato alcune prime iniziative di sensibilizzazione e formazione, come ha ricordato il Direttore del Dipartimento Scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente (Cnr-Dsstta) Francesco Petracchini : “A inizio 2025, AIRES ha ospitato due scuole internazionali di alta formazione promosse dal Cnr nell’ambito dei progetti internazionali ACTRIS, ITINERIS ed ICOS, che si sono concluse con la visita agli osservatori del Cimone percorrendo il Sentiero dell’Atmosfera”.
“Inoltre, la scorsa estate sono state promosse giornate aperte ai ragazzi ed ai turisti, con l’intento di favorire un’attenzione verso il turismo nelle aree interne del territorio, dove sono presenti diverse altre eccellenze”, ha proseguito Bonasoni.
AIRES ospiterà, nel prossimo futuro, anche un Parco realizzato nell’ambito di NBFC, il progetto PNRR dedicato alla biodiversità.
All’evento di presentazione erano presenti anche rappresentanti dell’Osservatorio Cnr “O. Vittori”, rappresentanti di PROAMBIENTE Tecnopolo Bologna-CNR, oltre all’assessore Davide Baruffi della Regione Emilia-Romagna, il Generale Luca Baione dell’AM, Paolo Laj responsabile della Ricerca sull'Ambiente Atmosferico, del Programma GAW-WMO, il Sindaco di Modena Fabio Magnani.

Osservatorio Climatico “O. Vittori” del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Infrastruttura di ricerca gestita dall'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr. l’Osservatorio Climatico “O. Vittori” è l'unica stazione di alta montagna per la ricerca atmosferica a Sud delle Alpi e del bacino del Po e rappresenta una piattaforma strategica per lo studio delle caratteristiche chimico-fisiche e della climatologia del Sud Europa e del Nord Mediterraneo. L'Osservatorio fa parte del programma Global Atmosphere Watch - GAW, un sistema mondiale istituito dal World Meteorological Organization - WMO, agenzia delle Nazioni Unite che ha lo scopo di monitorare e misurare lo stato di salute dell’atmosfera terrestre. La GAW-WMO global station di Monte Cimone è una delle 35 Global Station al mondo, una delle 13 in alta quota, l’unica in Italia e nel bacino del Mediterraneo, attiva in diverse progettualità e programmi internazionali, quali ad es. ACTRIS, AGAGE, ICOS, ITINERIS.