Iniziative contro le guerre

guerra

Tra il personale del CNR si organizza l'obiezione attiva alla guerra

Le elevate competenze intellettuali e scientifiche sono parte essenziale - al punto da diventare bersagli - delle azioni belliche: dal know-how tecnico sulle armi fino alla costruzione ideologica e retorica di una “cultura della guerra”. All’interno del Consiglio nazionale delle ricerche si è andata consolidando la condanna per l’estendersi delle azioni belliche, delle pratiche di sterminio in atto a Gaza e della normalizzazione del conflitto armato.

Centinaia di lavoratrici e lavoratori del più grande Ente di ricerca italiano si dichiarano non disponibili a mettere i propri saperi al servizio della pratica e della cultura della guerra. All'opposto, si impegnano a contrastare con azioni concrete la deriva bellicista e a mettere le loro competenze al servizio della ricerca e dello sviluppo di approcci alla risoluzione delle controversie internazionali fondati sul diritto e sul dialogo.


Il testo completo con le firme in aggiornamento è disponibile a questo link

LINK PER LA SOTTOSCRIZIONE (RICHIEDE ACCOUNT @CNR.IT)

Per informazioni:
Leonardo Pica Ciamarra
dirigente di ricerca all'Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno (ISPF) del Dipartimento di scienze umane e sociali del CNR
Email: leonardo.picaciamarra [at] ispf.cnr.it
Telefono: 081.25.35.581
 

 

Rispetto inoltre alla necessità morale e come forma di autotutela dell'Ente di interrompere le collaborazioni con gli enti di ricerca israeliani, è stata redatta una lettera aperta.

"Di fronte al genocidio del popolo palestinese, alle decine di migliaia di morti di cui oltre 18.000 bambini/e, al blocco degli aiuti umanitari che sta condannando alla fame milioni di persone, alla distruzione completa della infrastrutture, ospedali compresi e all’uccisione mirata di personale sanitario e giornalisti/e, interrompere le collaborazioni con le istituzioni di uno Stato sotto processo per genocidio dovrebbe essere un imperativo morale. Ma se non bastasse l’orrore che vediamo quotidianamente a scuotere le coscienze di chi governa il più grande Ente Pubblico di Ricerca di questo paese, ricordiamo ai componenti del CdA che il CNR ha l’obbligo giuridico di interrompere tali collaborazioni, ai sensi del parere della Corte Internazionale di Giustizia emesso il 19 luglio 2024 in merito all’occupazione, definita illegale, del Territorio Palestinese Occupato da parte di Israele. 

Non vogliamo che il nostro Ente si renda potenzialmente complice di un genocidio.

Per chiedere al CdA di sospendere in auto-tutela le collaborazioni e i partenariati con istituzioni universitarie e di ricerca israeliane firma la lettera aperta qui: https://forms.office.com/e/PN26Zfg9zF?origin=lprLink

Lettera aperta:

https://cloudiac.rm.cnr.it/index.php/s/feXsJDr3Sotri7z

 

Luca Galantucci
Istituto per le Applicazioni del Calcolo,
Consiglio Nazionale delle Ricerche (IAC-CNR)"