
Prosegue con successo il programma governativo Aviolancio, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, grazie a una serie di test fondamentali completati in Montana (Stati Uniti d’America). Aviolancio è un progetto italiano, coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), per sviluppare un lanciatore satellitare aviotrasportato con propulsione ibrida per rendere più economico e flessibile l'accesso allo spazio ad uso civile.
Nell’ultimo test, il dimostratore HAX25, completo di motore, sistemi elettronici, computer di bordo, sistema trasferimento dati e telemetria, è stato installato sotto l’ala di un velivolo Alphajet per validare il profilo di missione, le forze in gioco e le performance di design. Per motivi di sicurezza, l’ossidante è stato sostituito con acqua, consentendo così di testare il funzionamento di tutti i sistemi senza accendere il motore.
Le attività hanno visto il coinvolgimento di partner industriali di primo piano: T4i per lo sviluppo del sounding rocket, GMV per la realizzazione e validazione dei sistemi avionici e FTR Enterprises per l’integrazione e le operazioni con l’Alphajet.
“Il volo appena concluso rappresenta un traguardo fondamentale: si tratta dell’ultimo passaggio prima della fase finale di validazione, che prevede il rilascio del sistema e il raggiungimento della quota target di 80–100 km”, dice Lucia Paciucci, dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr (Cnr-Iia) e Project Manager del programma Aviolancio. “Questi test ci hanno permesso di verificare con successo il comportamento del dimostratore HAX25 in configurazione completa e di raccogliere dati preziosi sul profilo di missione e sull’affidabilità dei sottosistemi. È un passaggio chiave che ci consente di affrontare con fiducia il prossimo e decisivo volo di validazione, che segnerà la piena maturità tecnologica del programma Aviolancio e aprirà la strada a future applicazioni operative nel settore dell’accesso allo spazio
“Durante il test abbiamo anche validato un innovativo sistema di trasmissione telemetrica, AetherLink”, sottolinea Pantaleone Carlucci, dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr (Cnr-Isac) e Responsabile tecnico del programma Aviolancio. “Il sistema sviluppato dal Cnr, consente di seguire in tempo reale tutte le informazioni di volo e di missione con precisione e sicurezza. È pienamente integrato e collega i dispositivi degli ingegneri di bordo con le postazioni a terra, garantendo uno scambio continuo di dati in tempo reale. La sua architettura è flessibile: si installa su normali PC senza hardware dedicato, consentendo un impiego rapido in diversi scenari operativi. Questa capacità end-to-end è fondamentale per la sicurezza durante le attività e per l’attuazione tempestiva delle procedure d’emergenza.”
Durante il volo, Paciucci e Carlucci hanno operato direttamente come ingegneri di bordo, gestendo strumenti ed effettuando il monitoraggio dei dati e le procedure di emergenza.
Questi test seguono le campagne precedenti ad Ancona (giugno 2024, verifica dei sistemi di trasmissione dati) e a Houston (novembre 2024, test con un dummy del rocket).
“Il successo della campagna in Montana conferma la solidità del coordinamento nazionale e prepara il terreno per la missione finale, che sancirà la piena validazione del dimostratore HAX25 e rafforzerà le capacità italiane nell’accesso allo spazio”, conclude Paciucci.