E’ un sensore attivo che trasmette brevi impulsi elettromagnetici in atmosfera nell’intervallo delle lunghezze d’onda delle microonde per rilevare la presenza delle precipitazioni atmosferiche e caratterizzarne l’intensità, le proprietà dinamiche come pure classificarne la tipologia (neve, pioggia ecc.). Il Polar55C fu sviluppato negli anni ’80 dall’industria italiana per le ricerche sui metodi in doppia polarizzazione per la stima delle precipitazioni da poco proposti. Presso CIRAS il radar Polar 55C è presente dal 2001 dopo un trasferimento da Montagnana (Firenze) dove il radar operò dal 1991 al 2000 per le esigenze del progetto ARNO, al fine di dimostrare l’efficacia di un sistema multisensore per il preannuncio delle piene dell’Arno. Nel 2002 è stato eseguito un aggiornamento dotando il Polar55C di un nuovo ricevitore digitale, un nuovo signal processor e un’interfaccia utente su workstation grafica. Nel 2012 è stato completato un aggiornamento della movimentazione dell’antenna che consente di effettuare in modo affidabile sezioni verticali delle nobi precipitanti, una caratteristica non utilizzata nei radar operativi.
Quantità misurate: Volumi tridimensionali dell’intensità di precipitazione, velocità Doppler, tipologia della precipitazione.
Applicazioni: Lo strumento ha finalità di ricerca al fine di migliorare la comprensione dei meccanismi di sviluppo dei fenomeni di precipitazione severi, migliorare le previsioni meteorologiche attraverso l’assimilazione dei dati radar, fornire un riferimento al suolo su scale spaziali nell’ordine di 100x100 km per validazione di prodotti satellitari di precipitazione.
Campagne sperimentali: Fa parte delle rete di radar di ricerca per la validazione delle stime di precipitazione della missione NASA/JAXA GPM (Global Precipitation Measurement mission). Nel 2012 è stato utilizzato nelle campagne sperimentali (HyMeX). Attualmente è impiegato nello sviluppo di metodologie per la stima della precipitazione con il supporto del Dipartimento della Protezione Civile.
