Seminars

I composti organici volatili e la loro reattività in atmosfera e nell’aria indoor

Date
Speaker
Nora Zannoni

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Abstract

I composti organici volatili (VOC) emessi in atmosfera da sorgenti naturali e antropiche hanno un ruolo chiave nei processi della chimica atmosferica. Possono reagire con gli ossidanti atmosferici per formare aerosol organico secondario e ozono troposferico, con effetti sulla salute delle persone e sul clima.

In questo seminario, mi piacerebbe mostrarvi quali sono le conoscenze attuali sui VOC partendo da alcuni dei risultati che ho ottenuto in ~ 10 anni di ricerca in campo in ambienti diversi sia esterni che indoor. In particolare, presenterò quali sono i VOC reattivi che influenzano i processi chimici nell’aria di siti con caratteristiche diverse fra loro, come il bacino Mediterraneo, la foresta Amazzonica, e l’ambiente indoor quando delle persone sono presenti. Per concludere, presenterò alcuni risultati preliminari ottenuti dal lavoro svolto al CNR-ISAC nell’ambito del progetto ITINERIS/PNRR sui VOC che compongono l’ambiente urbano di Milano.  

Short bio

Nora Zannoni lavora all’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR (CNR-ISAC) come ricercatrice. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Chimica dell’Atmosfera presso l’Università Paris XI, con una tesi sperimentale su osservazioni in campo di reattività OH in atmosfera nella regione Mediterranea utilizzando una tecnica basata sulla spettrometria di massa. E’ stata ricercatrice post-doc al Max Planck Institute for Chemistry, dove ha cominciato a partecipare al progetto ATTO (Amazonian Tall Tower Observatory) svolgendo misure in campo sulle emissioni dei VOC dalla foresta Amazzonica. Ha poi utilizzato queste conoscenze sviluppate nel campo della chimica atmosferica per studiare come le persone possono influenzare con le loro emissioni la chimica dell’aria degli ambienti indoor. E’ attualmente coinvolta nel progetto ACTRIS (Aerosol, Clouds and Trace Gases Research Infrastructure) per il quale studia i precursori gassosi del particolato atmosferico nell’area della Pianura Padana e all’osservatorio del Monte Cimone. I suoi interessi di ricerca includono la comprensione delle sorgenti emissive e dei pozzi di reazione dei VOC svolgendo misure in campo in ambienti diversi, e in particolare, nelle foreste, nelle aree altamente inquinate e nell’ambiente indoor.

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Venue
Bologna, sala riunione ISAC e online

Caratterizzazione offline e online degli aerosol carboniosi presso l’Osservatorio ECO (Lecce)

Date
Speaker
Eva Merico

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Abstract

Gli aerosol carboniosi hanno attirato una crescente attenzione nella ricerca scientifica a causa dei loro effetti sia sul clima che sulla salute umana. In particolare, il Black carbon (BC) è attualmente un problema, sia su scala locale che globale; nonostante sia solo una frazione di particolato in massa minore, ha il secondo maggiore forcing radiativo positivo dopo la CO2; è un inquinante primario, emesso principalmente da fonti di combustione antropogeniche (emissioni industriali, trasporto stradale, riscaldamento domestico). Il carbonio organico (OC) contribuisce in modo preponderante alle concentrazioni in massa del particolato; ha un'origine sia primaria che secondaria, proviene sia da fonti antropogeniche (processi di combustione) che naturali (sea-spray, emissioni biogeniche). Recentemente, la comunità scientifica si è occupata del Brown Carbon (BrC), un composto organico che assorbe la luce, le cui caratteristiche sono ancora in gran parte sconosciute. La comprensione delle proprietà delle diverse frazioni carboniose, la quantificazione dei relativi contributi delle fonti naturali e antropogeniche, l'armonizzazione dei metodi di misura richiedono un'ampia ricerca. Le misure a lungo termine presso il sito ECO hanno permesso: l'analisi del trend delle frazioni carboniose (EC, OC, eBC) nello stesso sito; un ampio studio di confronto tra due metodi basati su filtro, che forniscono la massa dell’EC definita attraverso il protocollo termo-ottico EUSAAR2 e l'eBC (dal MAAP) e, recentemente, anche con i dati online dell'etalometro AE33 e del Total Carbon Analyzer (TCA). Durante il seminario saranno presentati i principali risultati di studi incentrati sulla caratterizzazione degli aerosol carboniosi e sulla comparabilità delle diverse tecniche di misura, nonché i lavori futuri che saranno condotti nell'ambito del progetto ITINERIS.

Short bio

Eva Merico è ricercatrice presso l'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISAC), a Lecce. Fin dal dottorato di ricerca, i suoi interessi di ricerca si sono concentrati sulla caratterizzazione chimico-fisica dell'aerosol atmosferico, applicando diversi metodi e approcci statistici, per indagare aspetti legati alla qualità dell'aria e alla valutazione del contributo delle sorgenti. In particolare, le principali attività sperimentali hanno riguardato: l'acquisizione di dati di inquinanti gassosi e di particolato in diverse campagne di campo, la determinazione termo-ottica del carbonio elementare e organico (EC e OC), l'analisi del contenuto di metalli mediante tecnica XRF. Recentemente, il lavoro in corso consiste nell'indagine sulla comparabilità e l'armonizzazione delle misure offline e online di aerosol carbonaceo, provenienti da diversi strumenti operanti presso il sito ECO di Lecce. E. Merico è coautore di 24 pubblicazioni (indicizzate SCOPUS e/o Web of Science) e di quasi 40 abstract in conferenze nazionali e internazionali.

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Venue
Lecce, ISAC e online

La comunicazione scientifica in ambito accademico: valutazione della ricerca versus Open Science

Date
Speaker
Giada Costa

Abstract

Durante il seminario si analizzerà la sostenibilità economica ed etica della comunicazione scientifica in ambito accademico, si evidenzieranno limiti e conseguenze degli attuali sistemi di valutazione della ricerca che rappresentano un ostacolo all’affermarsi dell’Open Access by default a oltre 20 anni dalla Dichiarazione di Berlino.

L’obiettivo del seminario è fornire ai ricercatori gli strumenti per:

  • gestire consapevolmente i risultati delle proprie ricerche,
  • riconoscere le sedi di pubblicazioni opportune ed evitare l’editoria predatoria,
  • accogliere le pratiche di Open Science come antidoto alla mala scienza.

 

Breve biografia

Giada Costa si è laureata in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli studi della Tuscia, è bibliotecaria dal 2001 presso l’Università degli studi di Parma dove gestisce il monitoraggio delle attività di ricerca di ateneo attraverso il repository istituzionale IRIS, è responsabile del servizio di consulenza bibliometrica a ricercatori e docenti ai fini della valutazione individuale (ASN) e collettiva (VQR, AVA), svolge corsi di formazione rivolti ai ricercatori sui temi della comunicazione scientifica e dell’open access.

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Venue
online

Proiezioni di precipitazioni estreme sub-orarie sulla base delle temperature future

Date
Speaker
Francesco Marra

Abstract

In questo seminario presenterò un nuovo approccio per predire la distribuzione statistica degli estremi di precipitazione futuri basata sulla comprensione dei processi fisici che li governano. Dopo una introduzione alle misure delle precipitazioni estreme di interesse per idrologi e decisori, presenterò il modello statistico TENAX (TEmperature-dependent Non-Asymptotic statistical model for eXtreme return levels). Discuterò la teoria sottostante il modello e mostrerò come sia in grado di riprodurre la distribuzione degli estremi osservati con la stessa accuratezza di modelli statistici di riferimento. Mostrerò poi che il modello è in grado di rappresentare alcune proprietà della relazione tra precipitazioni estreme e temperatura per le quali non era stato progettato. Infine, basandomi su una analisi retrospettiva, mostrerò come TENAX sia in grado di prevedere precipitazioni sub-orarie estreme “future” basandosi su sole proiezioni di temperatura giornaliera. Chiuderò mostrando alcuni esempi di applicazioni del modello a casi studio reali.
Questo seminario vuole stimolare la discussione con gli esperti di scienze dell’atmosfera dell’Istituto, con l’idea di migliorare il modello TENAX (o di confutarlo e suggerire prospettive diverse) e di stabilire nuove collaborazioni.

Breve biografia

Dr. Francesco Marra si è laureato in Fisica presso l’Università di Bologna e ha svolto il dottorato di ricerca in Idrologia presso l’Università di Padova. È stato Postdoc e Ricercatore presso la Hebrew University of Jerusalem (Israel) e poi Ricercatore presso l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (CNR). È ora docente di Fisica dell’Atmosfera presso l’Università di Padova. I suoi contributi scientifici sono all’intersezione tra la fisica dell’atmosfera, l’idrologia, la geomorfologia e la climatologia, con un interesse particolare per le precipitazioni estreme e i relativi pericoli. Attualmente è interessato alla descrizione statistica delle precipitazioni estreme e alla sua relazione con i processi fisici sottostanti.


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Venue
Bologna, sala riunione ISAC e online

Ricostruzione di cambiamenti di livello e acque alte a Venezia testimoniate da fonti scritte, arti visive e archeologia urbanistica

Date
Speaker
Dario Camuffo

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Abstract

Viene presentato un quadro generale della crescita del livello del mare e delle acque alte (AA) avvenute a Venezia negli ultimi sette secoli. Dal 1871, i dati sul livello del mare e sulle AA sono forniti dai mareografi. Per il periodo pre-strumentale vengono utilizzati dati documentari e proxy, ovvero: (i) manoscritti e altre fonti scritte; (ii) arti visive, con accurati dipinti realizzati da Canaletto e Bellotto (XVIII secolo) con l'ausilio della 'camera oscura', e che riportano un indicatore biologico del livello dell'alta marea, ovvero la fascia di alghe verdi, denominata 'comune marino' (CM); inoltre un dipinto simile del Veronese, datato 1571; (iii) la profondità di immersione in cui si trova oggi il gradino più basso delle scale sui canali, originariamente concepite per stare sopra al livello CM, per poter essere utilizzate da chi approdava arrivando in barca. Vengono analizzate anche le AA storiche, confrontandole con l’altezza raggiunta nel 1966, che nel passato era comune. Dalla documentazione emerge che altezza e frequenza delle AA sono legate agli scambi d’acqua tra laguna e mare, attraverso le bocche di porto..

Suggested literature

  • Camuffo D., Sturaro G., (2003). Sixty-cm submersion of Venice discovered thanks to Canaletto’s paintings. Climatic Change, 58, 333-343. DOI: 10.1023/A:1023902120717
  • Camuffo D., Bertolin C., Schenal P., (2017). A novel Proxy and the Sea Level Rise in Venice, Italy, from 1350 to 2014, Climatic Change 143(1), 73-86. DOI 10.1007/s10584-017-1991-3
  • Camuffo D., (2021). Four centuries of documentary sources concerning the sea level rise in Venice. Climatic Change 167, 54, 1-16 DOI: 10.1007/s10584-021-03196-9
  • Camuffo D., (2022) A discussion on sea level rise, rate ad acceleration. Venice as a case study. Environmental Earth Sciences 81(349), 1-13. DOI: 10.21203/rs.3.rs-1073418/v1
  • Camuffo D., (2023). The ‘Treatise on Waters’ by Cornaro (1560) and a quantitative assessment of the historical sea surges ‘Acqua Alta’ in Venice. Climatic Change, 176(18), 1-20. DOI: 10.1007/s10584-023-03492-6
  • Camuffo D., (2023).  The Gondola: a boat to respond to the history and the morpho-dynamics of the Venice Lagoon. Méditerranée, Varia,1-77. DOI: 10.4000/mediterranee.14364
Venue
online

Ruolo del black carbon nel sistema climatico

Date
Speaker
Marco Zanatta

During my studies in chemistry at the University of Pavia, I have shown interest in the role of anthropogenic pollutants in the environment. Since then, this interest evolved and brought me to undertake a PhD on the role of black carbon in the climatic system between the University of Grenoble in France and the Paul Scherrer Institute in Switzerland. With various postdoctoral experiences between France and Germany, I investigated the presence of black carbon particles in the Arctic, and its interaction with radiation and clouds, making use of ground and airborne observations (Alfred Wegener Institute, DE) and chamber simulations (Laboratoire Interuniversitaire des Systèmes Atmosphériques, FR; Karlsruhe Institute of Technology, DE). Recently the ITINERIS project gave me the chance to explore the relationship between black carbon particles and atmospheric dynamics, using long-term observations conducted at the Monte Cimone. In the frame of the ITINERIS seminars, I will present my past work and discuss my current research activities at the Institute of Atmospheric Sciences and Climate in Bologna.

https://www.isac.cnr.it/en/users/marco-zanatta

 

Collegamento per partecipazione online
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Bologna, sala riunione ISAC e online

Inquinanti emergenti: il black carbon e i rischi per la salute

Date
Speaker
Francesca Costabile

Giovedì 12 gennaio 2023, a partire dalle 10, si terrà il webinar "Inquinanti emergenti: il black carbon e i rischi per la salute" organizzato dal Centro regionale qualità dell'aria dell'ARPA Lazio

Gli interventi tecnici, tenutoi da esperti dell'ARPA, del DEP Lazio (Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio) e del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche) affronteranno il tema sia dal punto di vista ambientale (in particolare per quanto riguarda le modalità di monitoraggio) che da quello sanitario.

La partecipazione è libera e gratuita, ma per iscriversi è necessario registrarsi attraverso la piattaforma Eventbrite a questo indirizzo: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-inquinanti-emergenti-il-black-carbon-e-i-rischi-per-la-salute-webinar-500029641117

Di seguito il programma dell'evento 

10:00

Saluti introduttivi

10:15 - 11:30: Interventi tecnici

  • "Il monitoraggio del Black carbon"
  • Donatella Occhiuto (ARPA Lazio)
  • "Black carbon ed effetti sulla salute" Manuela Desario (DEP Lazio)
  • "Nuove metriche per il materiale particolato: il Black carbon a Roma” F. Costabile, L. Marinelli, G. Di lulio (CNR)

11.30-12:00:

Discussione e conclusioni

Venue
Rome

15esima edizione di incontri dell'associazione Aladura: "Nuvole"

Date

"Nuvole" è il titolo della rassegna organizzata dall’associazione Aladura di Pordenone, giunta alla quindicesima edizione. Si svolgerà in otto incontri tra scienza, arti, lettere, viaggi, testimonianze e musica.

Le nuvole costituiscono degli indicatori che aiutano a leggere l’impatto del cambiamento climatico, come racconterà Vincenzo Levizzani, dirigente di ricerca dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna, che proporrà un nuovo modo di guardare il cielo e leggere le nuvole.

L'incontro si svolgerà alle 20:30 di giovedì 20 ottobre per il pubblico (Auditorium Vendraminil) e alle 9:00 di venerdì 21 ottobre in una versione per le scuole (Auditorium del Liceo Grigoletti).

Modalità di accesso: ingresso libero

Per ulteriori informazioni sulla manifestazione: Stefano Bortolus, Associazione Aladura, email: aladura@aladura.it

Vedi anche: https://www.aladura.it/pub/

Logo Associazione Aladura

Venue
Auditorium Vendraminil e Auditorium Liceo Grigoletti, Pordenone

Investigation of thunderstorms – Instrumentation and modeling

Date
Speaker
Dr.ssa Popova.

Abstract . Societies are still vulnerable to severe weather and related consequences such as flooding, landslides or wildfires. Thunderstorms represent one of meteorological hazards and despite the fact that a lot of researchers’ attention is paid to them for tens of years, the knowledge has not been completed yet.
Our team tries to better understand the processes related to cloud electrification using tools of numerical modeling and observations. The numerical modeling aims at explicit modeling of cloud electrification and lightning in the frame of a research cloud model WISCDYMM-II. Most of the observations we use for our investigations come from our observatory Mile
šovka, which is located at a hill in northern part of Czechia in Central Europe (837 m ASL). In addition to standard meteorological data, the observatory is equipped with two radars: (i) Ka-band cloud profiler and (ii) X-band weather radar.

remote link: https://global.gotomeeting.com/join/932307501

 

Venue
ISAC Rome and virtual link

Researches on atmospheric aerosols

Date
Speaker
Unga Florin

Part 1: Microscopic observations of core‐shell particle structure and implications for atmospheric aerosol remote sensing.

This work is dedicated to (i) study of physicochemical properties and mixing state of individual particles (with particularity on coated particles) by means of analytical scanning and transmission electron microscopy for aerosols collected during episodes of elevated aerosol loading; (ii) analysis of the effect of microphysical properties on optical characteristics as measured and retrieved by remote sensing; and (iii) investigation of possible parameterization of aerosol composition and structure in remote sensing algorithms.

Part 2: On-line detection of non-anthropogenic air pollution

The spectral absorption of mineral dust is analyzed by a novel method, consisting of two on-line 7-wavelengths Aetohalometer (AE33; Aerosol d.o.o., Slovenia), one measuring with a PM1 inlet for the aerosol fine fraction and a second one equipped with a high-volume virtual impactor (VI) to concentrate the aerosol coarse fraction. By subtracting the PM1 contribution from the VI measurements and normalizing to the enhancement factor, one can get the optical absorption of mineral dust. The Absorption Angstrom Exponent of coarse particles varies as a function of their source region and shows a strong spectral dependency for African and Middle East mineral dust. Analysis of the data set includes comparisons with off-line filter-based chemical analysis, showing a good correlation with the novel method results.

Part 3: Mapping the spatial variability of aerosol properties by means of mobile systems.

The majority of ground-based aerosols observations are limited to fixed locations, narrowing the knowledge of their spatial variability. In order to overcome this issue, several systems have been developed to explore the aerosol vertical and spatial variability. These systems can perform on-road mobile measurements, by means of vehicles, UAVs, and research vessels boarding scientific instruments.

Unga Florin's CV: 

https://www.isac.cnr.it/sites/default/files/curricula/FlorinUnga_CV_2022_0.pdf

See it on YOUTUBE: https://youtu.be/qsNXgxZK1iw

Venue
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